Nel nuovo appuntamento di 4 Ristoranti lo chef Alessandro Borghese arriva in una zona piena di storia antichissima, talmente antica da non essere possibile individuarne la data in cui è stata abitata per la prima volta. Non a caso Udine è definita “la città millenaria”: ogni chilometro della città e della sua provincia, da Pagnacco a Fagagna, fino al Borgo di Paradiso di Pocenia, racconta una storia diversa, soprattutto attraverso gli edifici storici che si incontrano.
Le dimore storiche di Udine e provincia sono anche i luoghi in cui sono nate e hanno poi iniziato a essere tramandate ricette che ancora oggi dominano le tavole degli abitanti della zona, a formare una tradizione gastronomica friulana che è più ricca di quanto si possa pensare.
Trattorie, osterie e locali più chic dove mangiare piatti tipici come tagliolini al prosciutto San Daniele, selvaggina e polenta o il famoso frico, ma anche rivisitazioni contemporanee e sperimentali: le dimore storiche hanno infatti dovuto necessariamente modernizzare i loro menù, dando una lettura più contemporanea a piatti storici e “classici”.
In questa puntata, la categoria special è rappresentata dagli cjarsons, tipicissimi ravioli di ricotta originari del 1700 il cui ripieno, pur cambiando di famiglia in famiglia, deve essere speziato, bilanciato tra salato e dolce, e ricco di ingredienti insoliti (venivano preparati con tutto quello che c’era a disposizione, dal cioccolato fondente agli spinaci, dalla cannella all’erba cipollina, dalla ricotta al rum, dalla grappa al prezzemolo, dai biscotti secchi alle uova, solo per citarne alcuni).
Nel nuovo episodio Chef Alessandro Borghese punta proprio a individuare chi ha saputo mixare al meglio innovazione e tradizione, valorizzando i prodotti del territorio pur dando loro un utilizzo più adeguato ai giorni nostri, per eleggere il miglior ristorante in una dimora storica di Udine e dintorni. In gara in questo episodio ci sono “Casa della Contadinanza” di Marco, “Ristorante Al Zuc” di Valentino, “Trattoria Al Paradiso” di Federica e “Ristorante San Michele” di Giuseppe.